Brano: [...] — Mosca ritorna, ma non sa darci ragguagli sufficienti; lo facciamo ripartire per tentare il collegamento con il "Vestone”, con l’ordine di far tagliare la strada ai tedeschi in caso di ritiro, ma senza attaccare spontaneamente. Mosca anche questa volta non riuscirà a passare. Ci riesce Baruda.
Ore 11 — Arrivano Tigre ed altri partigiani. Ci consultiamo: concludiamo con la necessità di manovrare a semicerchio, con posizione di difesa fissa a San Nazzaro. Michele ed altri, protetti dalla neve, puntano sulla cascina Berassi e vi si attestano. Ordine: non sparare se non in caso di etrema necessità. L’ordine è preciso: fare avanzare la colonna tedesca e falciarla allo scoperto, fra casa Bertagnin ed il ponte ove siamo attestati.
Ore 12 —4 Arrivano altri partigiani. Una staffetta parte per il Comando con notizie. Avvertiamo che in caso di ripiegamento occorrerà trasferire il Comando e l’intendenza.
Ore 12.30 — Arriva Falco con due squadre del "Franchi”. Il morale è alto. Ci riuniamo ancora per perfezionare il piano. Tutti d’accordo.
Ore [...]
[...]i d’accordo.
Ore 12.45 — Arriva la mamma della Delfina — È spaventata, ci avverte che i tedeschi vogliono andare verso Cabella e che sono una sessantina; brava nonnina, finalmente sappiamo quanti sono.
Ore 13.10 — Rimandiamo indietro la nonnina con preghiera di far presto. I tedeschi avanzano, ci appostiamo.
Alcuni uomini del "Franchi” dietro il parapetto del ponte che porta a Rocchetta, Tremos, Tigre e gli altri sul poggio che sovrasta San Nazzaro e da lì si domina bene la strada. Grido di non sparare, la nonnina va piano, ha paura e c’è molta neve, incrocia i tedeschi, la colonna avanza verso di noi. Non possiamo ancora sparare, avanza ancora, non sparare!, avanza ancora, vediamo in quel momento la nonnina rifugiarsi nella cascina Bertagnin: è il segnale. Da tutte le parti si spara; i tedeschi ed i mongoli si sbandano, cercano un riparo ma non c’è altro che quello della neve. Tremos avanza lungo il crinale e assieme ai suoi uomini colpisce il nemico ai fianchi. Tigre costeggia
il fossato della strada sparando; io ed un russo costeg[...]
[...]ndono, gli altri terrorizzati chiedono l’intervento del vecchio Bertagnin e vengono avanti con le mani in alto. Abbiamo già catturato una trentina di tedeschi: la vittoria è nostra. Sentiamo ancora sparare, è il "Vestone” che dà l'ultimo colpo di grazia al resto della colonna in ritirata.
Ore 15 circa — La battaglia è finita, contiamo i prigionieri: 6 tedeschi e 38 mongoli; armi e munizioni, una stazione radiotrasmittente.
Ritorniamo verso San Nazzaro assieme a Tigre, incontriamo i partigiani del "Franchi” che trasportano Fiodor verso Rocchetta. Ancora una volta la lotta ha chiesto il suo contributo ».
Dopo la vittoria di Cantalupo la Brigata si rafforzò ulteriormente, grazie anche a numerosi aviolanci alleati che permisero di dare a tutti gli uomini divise e più efficiente armamento. Furono moltiplicati quindi gli attacchi contro le forze di occupazione, fino a tenere sotto controllo un vasto territorio. Nella primavera del 1945 lordine di insurrezione trovò la « Oreste » in grado di assolvere ai propri compiti, tenendo l'intera valle [...]